martedì 1 luglio 2008

ebay condannato in Francia

Notizia di ieri: il noto sito di aste online è stato condannato dal Tribunale del commercio di Parigi a pagare 40 milioni di euro di danni a sei marchi del colosso francese del lusso Lvmh, a cui fanno riferimento celebri griffe dell'abbigliamento (da Luis Vuitton a Fendi, da Marc Jacobs a Kenzo), degli alcolici, della profumeria e della cosmetica, dell'orologeria e altro ancora (fonte Corriere.it).
Il motivo della condanna e del conseguente risarcimento danni è ravvisato nel fatto che, secondo Lvmh, ebay France non ha messo in atto tutte quelle misure ritenute adeguate per prevenire la vendita di merce contraffatta.
Senza entrare nel merito delle decisione del Tribunale, sono rimasto un po' perplesso da questa condanna. Con questo non voglio dire che sia giusta o sbagliata, ma vorrei solamente capire quali misure, secondo Lvmh, sarebbero dovute essere ritenute "adeguate" per contrastare il commercio di merce contraffatta: incentivare le segnalazioni da parte degli acquirenti in caso di ricezione di merce contraffatta, se mai se ne fossero accorti? incentivare i venditori a dichiarare esplicitamente che la merce è contraffatta (follia pura)? cos'altro?
La condanna del "market place", che poi ovviamente dovrà rivalersi sui vendor, potrà servire ad arginare il fenomeno della merce contraffatta o serve solo per fare notizia? Non sarebbe forse meglio cercare di indagare le cause di tanta merce contraffatta per sconfiggere il fenomeno?

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