lunedì 7 luglio 2008

JPod

Un dibattito lanciato dal Washington Post su come definire la generazione dei nati dal '77 al 2002 (direi più correttamente dal '70 in poi) mi ha fatto tornare in mente il libro JPod di Douglas Coupland (guardatevi il sito ufficiale) che ormai ho letto circa un anno fa. Il libro narra le vicende di Ethan Jarlewski, un programmatore di videogiochi, in una multinazionale canadese, alle prese con la realtà aziendale e la realtà "reale". Al di la dello stile narrativo di Coupland (geniale) che ti fa divorare oltre 400 pagine in due giorni, consiglio a tutti di leggere questo libro perchè descrive esattamente quella generazione di giovani che si tenta tanto di etichettare ed inoltre pone in evidenza la "malattia" di un sistema lavorativo e aziendale con cui però bisogna scendere a compromessi per inserirsi, sempre che lo si voglia, nel sistema sociale di cui è l'espressione.
E se fossimo la JPod-Generation?

Immagine: jpod.info

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