mercoledì 2 luglio 2008

Il digitale in azienda: alcune riflessioni

Riprendo un interessante post di Mauro Lupi sul tema dei contenuti, della continuità della comunicazione digitale e della centralità degli stessi.
Mauro Lupi riporta tre concetti della relazione di Rick Murray, presidente di Edelman Digital:
- la comunicazione digitale va pensata per durare nel tempo e non strutturata come un flight pubblicitario (mentre ancora oggi, aggiungo io, si pensa alla comunicazione digitale alla stessa identica maniera della comunicazione pubblicitaria tradizionale);
- centralità dei contenuti prima che della creatività (che andrà via via sparendo, aggiungo di nuovo io);
- diffusione di una "cultura digitale" in luogo del "reparto digitale (che ancora viene relegato, aggiungo sempre io, ad un ruolo marginale e solo per "geek" doc).
Purtroppo le aziende, nei casi in cui abbiano capito l'importanza della comunicazione digitale, non hanno comunque saputo adattare i loro organigramma e continuano a lavorare per compartimenti stagni dove, molto spesso, il digitale continua ad essere percepito come l'ultima ruota del carro della comunicazione. Solamente alcune, tra le più illuminate, hanno saputo cogliere immediatamente la forza d'urto del cambiamento digitale adattando a questo la loro organizzazione.
Convinzione che la comunicazione digitale non funzioni o paura di perdere posizioni dominanti acquisite?

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