domenica 22 giugno 2008

Mobiquità

Eccomi di ritorno dopo una settimana di assenza dal blog. Viaggi di lavoro ed altre amenità varie.
Ed eccomi per parlare di un argomento che in questi giorni mi ha fatto riflettere: la mobiquità.
Ho letto la parola mobiquità sul libro "Comment le web change le monde. L'alchimies des multitudines" di Francis Pisani e Dominique Piotet. Mobiquità non è altro che la crasi tra le parole mobilità e ubiquità (ed è un termine suggerito da un consulente, Xavier Dalloz). Una parola che a me spaventa un pochino perchè mi fa venire in mente, non so per quale motivo, la possibilità di essere "rintracciato" (raggiunto, per usare un termine che va molto di moda in questo periodo) in qualunque luogo e in qualunque momento.
Giovedi mattina ero a Linate e, mentre aspettavo ancora assonnato di imbarcarmi, scrutavo da sotto gli occhiali tutti questi "manager" stressati con i loro BlackBerry sulla mano destra, i telefonini sulla mano sinistra e la borsa con il PC a tracollo che parlavano, discutevano, si animavano e sbraitavano... ovviamente parlando di lavoro. Alle sette di mattina?
E' questa la mobiquità di cui si parla? Il fatto di occupare quel poco tempo libero che ormai abbiamo (che potremmo sfruttare stando seduti sulle poltroncine dell'aeroporto senza fare assolutamente niente) leggendo e rispondendo alle mail, guardando il pc e parlando di lavoro? Siamo sicuri che tutto questo migliori la nostra qualità di vita? Ditemi la vostra perchè comincio seriamente a dubitare di tutto questo.

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