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giovedì 2 aprile 2009

Bill My Parents

Si parla sempre di e-commerce e del fatto che, volenti o nolenti, almeno qui da noi stenta a decollare in pieno (se non si considerano il settore turismo, che da solo fa la metà del mercato, tempo libero ed elettronica di consumo), anche se alcuni segnali confortanti ci sono.
Sono dell'idea che sempre più per i digital native sarà "normale" acquistare online nel senso che, nel momento della decisione di acquisto, il mezzo online sarà semplicemente paragonato agli altri mezzi disponibili e se c'è quella convenience ad acquistare sul mezzo digitale, questo sarà semplicemente utilizzato.
Il digital native, che molte volte è un teens potrebbe però avere l'ostacolo che: o non h la carta di credito o non è riuscito a "rubarla" ai genitori o non ha ricarica sufficiente sulla carta prepagata.
E allora che c'è di meglio, alla fine del processo di acquisto, di far pagare direttamente i genitori? E BillMyParents ha proprio questo obiettivo: alla fine del processo di acquisto, i nostri cari digital native potranno decidere di utilizzare l'opzione BillMyParents e, di conseguenza, inviare una notifica ai genitori sulle intenzioni di acquisto. E il genitore potrà accettare di completare la transazione o rifiutarla (e magari correre ad acquistare l'oggetto, preferibilmente online, per regalarlo al figlio alla prima ricorrenza utile): nessuna carta di credito prestata, nessuna ansia da parte dei genitori, controllo sugli acquisti online dei figli... idee per i regali di compleanno!
Che ne dite se sviluppassimo anche BillMyWife o, per un pubblico femminile, un BillMyHusband?

Immagine: BillMyPatens.com

mercoledì 28 maggio 2008

eBay e le nostre Poste

E' notizia di qualche giorno fa che molti eBayer non spediscono in Italia perchè il nostro sistema postale è considerato inefficiente. Pacchi che non arrivano o arrivano estremamente in ritardo, dipendenti postali che aprono i pacchi e condizioni di spedizione che raramente sono rispettate. Insomma, siamo un paese con un sistema di spedizione non degno di chiamarsi tale.
Personalmente uso eBay da qualche anno come acquirente e ho sempre preferito utilizzare i corrieri privati che, purtroppo, anche io ritengo più affidabili (soprattutto perchè hanno un sistema di tracking che ti consente di sapere esattamente dove si trova la merce acquistata). Di tutta questa storia, oltre al fatto di avere un servizio postale inefficiente, quello che mi da più fastidio è che in un sistema di e-commerce dove potenzialmente non esistono limitazioni in termini di accessibilità ai prodotti, queste limitazioni poi vengano create da sistemi "esterni" all'e-commerce con un danno per gli utenti e per l'e-commerce stesso. E mettiamo un'altra tacca al digital divide. Per non parlare del danno d'immagine al sistema Italia, che già non naviga in buone acque, che ne deriva.
Voi comprereste da un venditore italiano che spedisce con le Poste?