venerdì 3 luglio 2009

Content Management Protocol

Parto con una domanda: per pubblicizzare un prodotto mettereste un cartellone pubblicitario in una piazza vuota o in una piazza stracolma di gente?
La risposta è abbastanza ovvia.
Passando dall'off all'online, anche qui si sta ragionando così: le aziende stanno cercando, giustamente, di portare i propri contenuti dove effettivamente si trovano gli utenti.
Tutto corretto, tutto bello, tutto duepuntozero. Quello che però imho si sta sottovalutando, in tutta questa "esportazione" a ruota libera di contenuti, è la gestione e la manutenzione degli stessi.
Immaginate questo scenario: le aziende instaurano delle partnership con N siti, creano per queste partnerhip N banner interattivi che al loro interno hanno dei simulatori che utilizzano N dati. Immaginate che questi banner siano relativi a diversi prodotti e ciascuno si basa su db diversi e raccoglie dati diversi. Cosa succederebbe se abbiamo bisogno velocemente di cambiare un dato?
Primo: dobbiamo ricordarci quanti, quali e dove sono i nostri banner che utilizzano quel dato.
Secondo: dobbiamo modificare il banner.
Terzo: dobbiamo distribuire di nuovo il banner ai vari partner che dovranno a loro volta ripubblicarlo sul proprio sito.
Conclusione: potremmo dimenticarci alcuni banner, l'aggiornamento potrebbe non essere veloce, i contenuti del sito e dei banner potrebbero essere disallineati... e via dicendo.
Immaginate invece se lo spazio che ospita il nostro advertising fosse semplicemente un puntamento ad una repository proprietaria dell'inserzionista che in questo modo mantiene in house la gestione dei contenuti e il relativo aggiornamento. Non sarebbe tutto più facile?
Arriveremo secondo voi ad una sistema di content management "unico"? Riusciremo a definire in un futuro non tanto prossimo un "protocollo" di gestione dei contenuti tale per cui esisteranno solo "puntamenti" a contenuti e non "residenza" di contenuti?
Secondo me sì.

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